11.07 - 31.08.2025
Opening: venerdì 11 luglio 2025, ore 19:00
Apertura al pubblico: Dal giovedì al sabato, dalle 17:00 alle 20:00
Chiusura estiva dall'11 al 27 agosto 2025
ingresso libero
Se ti dico mostri, a cosa pensi?
C’è chi penserà alla paura, chi all’orrore, chi all’inspiegabile fascino per l’ignoto;
qualcuno penserà alla guerra, qualcun altro alla politica e alla società,
oppure al concetto di deformità, di interiorità disturbata o diversità rispetto all’ordinario.
Per il progetto espositivo MONSTRA. Una mostra prodigiosa
Alchemica APS - associazione capofila promotrice della mostra - e la curatrice
Camilla Nacci Zanetti, hanno pensato prima di tutto
alle opere di un nutrito gruppo di artisti e artiste
che lavorano sul tema del mostruoso e del fantastico.
A partire dall’11 luglio 2025, CARME ospita la seconda tappa di MONSTRA. Una mostra prodigiosa, percorso espositivo iniziato alle Gallerie di Piedicastello a Trento - con la Fondazione Museo storico del Trentino, portando a Brescia una selezione di opere di artisti e artiste già presenti nella mostra principale.
Il progetto nasce da una ricerca culturale e antropologica attorno al concetto di mostro e alla sua etimologia originaria, con l’intento di riflettere sulla diversità e sulle sue rappresentazioni, tra paure, desideri e trasformazioni.
A CARME viene presentata una selezione di opere di arte contemporanea, in collaborazione con il team curatoriale di Alchemica, associazione trentina capofila del progetto. La mostra si concentra sulla produzione visiva contemporanea, offrendo uno sguardo intenso e attuale sul tema della mostruosità come strumento critico e poetico.
Agli artisti e alle artiste in mostra è affidato il compito di riannodare i riferimenti tematici che si celano dietro ai simboli del mostruoso, abbattendo le barriere del pregiudizio e guidando i visitatori attraverso un percorso allestitivo volutamente fluido e pregno di libere associazioni, proponendo figurazioni che suggeriscono nuove ibridazioni e chimere, piccoli mondi apocalittici e riferimenti al mostro interiore che, con uno sforzo di inversione di prospettiva, cerchiamo di nascondere dietro le nostre maschere quotidiane.