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Mettere al mondo il mondo

Mettere al mondo il mondo

Presentazione libro di Giovanna Brambilla

22 febbraio 2022
Orari

Martedì 22 febbraio

Alle ore 20.30

Prezzi

Ingresso libero

Per informazioni scrivere a: info@carmebrescia.it

Immagini per una rinascita

Dopo l’esperienza della pandemia è il momento di pensare a una rinascita, al desiderio di ricominciare e di ricostruire: Giovanna Brambilla, storica dell’arte, in Mettere al mondo il mondo, indaga questo tema, celebra il potere taumaturgico della generatività, in un percorso che, attraverso le opere d’arte, ci permette di viaggiare avanti e indietro tra secoli e paesi diversi.

 

«La danza della maternità, il corpo che cresce nell’attesa, la riflessione sulle parole che generano, la nascita come scandalo, contro pregiudizi e barriere, e poi la venuta al mondo come profezia, bilancio in attivo, vortice di emozioni, relazione intima ed esclusiva o progetto temerario» sono le pieghe della storia narrata da Giovanna Brambilla in Mettere al mondo il mondo (Vita e Pensiero, pp.128, €15.00, dal 2 dicembre in libreria); una storia senza tempo, che va letta come un’opera corale; una storia che si fa cammino fra le opere d’arte di luoghi e tempi differenti.

 

Cosa collega infatti la preistorica Venere di Willendorf alla Madonna del parto di Piero della Francesca? E qual è la relazione tra 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick e il dipinto Le due madri di Segantini, ambientato in una stalla? E il sottile eppur prepotente legame tra la ferita della Vasca da bagno di Joseph Beuys e il cordone ombelicale ancora intatto della neonata di Oliviero Toscani? Il fil rouge è il tema della nascita, della generatività: una «storia che inizia prima della storia, e non può trovare una fine finché il mondo metterà al mondo il mondo».
L’espressione ‘Mettere al mondo il mondo’, che dà titolo a questo volume, è stata coniata da Alighiero Boetti. Se ‘mettere al mondo’ definisce la venuta di un bambino su questa terra, ‘mettere al mondo il mondo’ sottolinea come ogni nascita sia una possibilità data al mondo di reinventarsi un futuro migliore: desiderio che in questo momento è ancora più sentito, dopo l’esperienza della pandemia: aneliamo a ricominciare, a ricostruire.

 

Così afferma Brambilla: «Mettere al mondo il mondo è un’azione che viene continuamente rinnovata nella storia, e quindi si pone al crocevia di questioni affettive, politiche, sociali, filosofiche. […] Queste pagine in emozionato equilibrio sul crinale dei significati proveranno a dipanare il filo tra corpo, nascita e mondo» in un viaggio tra opere d’arte.

 

Gli artisti e le artiste, per i quali ogni opera è sempre, in qualche modo, un parto, hanno affrontato il tema della nascita, della rinascita, con declinazioni diverse intrecciando labirinti di pensieri e idee che l’autrice rilegge per noi, narrandoli in una nuova storia, con la preziosa consapevolezza che «un bambino è nato fra noi» e che,
finché questo accadrà, la speranza abiterà la terra.

 

Il libro sarà presentato a Brescia il 22 febbraio, alle 20,30 presso il Centro Arti Multiculturali ed Etnosociali.

Chi è Giovanna Brambilla ?

Giovanna Brambilla (1969), storica dell’arte, è Responsabile dei Servizi Educativi della GAMeC, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, e insegna Storia dell’arte in una scuola superiore. Socia ICOM, è docente del Master «Economia e management dei beni culturali» della Business School del Sole24Ore e del Master «Servizi educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive» dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 2020 insegna Iconografia presso l’Accademia di Belle Arti «Rosario Gagliardi» a Siracusa. Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo Inferni (EDB, 2020) e Soggetti smarriti. Il museo alla prova del visitatore (Editrice Bibliografica, 2021).