L’Associazione Culturale C.AR.M.E. assieme con l’Associazione True Quality sono liete di presentare la mostra LINK – urban art festival. Quattro anni di arte urbana a Brescia.
LINK – urban art festival. Quattro anni di arte urbana a Brescia raccoglie e presenta le quattro edizioni dell’omonimo festival, LINK – urban art festival, promosso dall’Associazione True Quality a partire dal 2016 nella città di Brescia. La mostra mette in luce ogni aspetto del progetto: le opere realizzate, gli artisti coinvolti e l’impatto avvenuto sui quartieri della città vengono infine presentati all’interno di un unico spazio, nel cuore della città.
Articolata in due distinte sezioni, troviamo da una parte il reportage fotografico e video degli interventi svolti: un racconto delle opere e degli artisti che hanno preso parte al progetto dal 2016 ad oggi. La seconda sezione, invece, è dedicata ai tre artisti chiamati per l’edizione 2019: Vera Bugatti, 108 e SADDO espongono opere originali, schizzi preparatori, dipinti e tavole di progetto dei lavori realizzati per la città di Brescia.
LINK – urban art festival è il festival di arte urbana della città di Brescia che ha visto avvicendarsi, nelle sue 4 edizioni, 32 artisti di fama internazionale provenienti dal panorama della Street Art e del Graffiti Writing di tutto il mondo.
Dal 2016 al 2018 LINK ha interessato la decorazione di 26 piloni strutturali della metropolitana leggera di Brescia, presso la fermata di Sanpolino.
Visto il grande successo ottenuto, sia a livello culturale che sociale, con l’edizione 2019 si è deciso di estendere ad altri quartieri cittadini questa esperienza ed intervenire con tre artisti su altrettante pareti nelle aree di San Bartolomeo, Villaggio Violino e Lamarmora.
Gli interventi con gli artisti sono parte di un macro-progetto che vede coinvolte in diverse attività un grande numero di realtà presenti sul territorio (Consigli di quartiere, Scuole, spazi giovani, etc.), con l’obiettivo di rivitalizzazione e valorizzazione culturale di tali aree periferiche della città.
L’evento non potrebbe essere realizzato senza il prezioso supporto logistico ed economico di: Comune di Brescia (settori: Casa, Cultura, Patrimonio, Sicurezza Urbana), Fondazione ASM, Fondazione Comunità Bresciana, Associazione Culturale Technè, Nanni Nember, Franchi & Kim Vernici.
Un altro essenziale contributo è rappresentato da: Cooperativa il Calabrone, Associazione Culturale C.AR.M.E. ed infine i CDQ dei quartieri San Bartolomeo, Violino e Lamarmora.
Nata a Brescia nel 1979, ha conseguito la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Parma e lavorato presso il Settore Affari Museali del Comune di Cremona e il Sistema Museale di Valle Trompia (BS). È stata assegnista di ricerca della Fondazione B.A.M. di Mantova, con una tesi dedicata alla trattatistica eterodossa del XVI secolo. Ha pubblicato saggi di ricerca storica e iconologica e ha collaborato con le redazioni di Venezia Cinquecento (Università Ca’ Foscari di Venezia) e di Stile Arte. Ha partecipato a mostre Personali e collettive, vinto il terzo Concorso Nazionale di Pittura del Premio Emilio Rizzi ed eseguito alcuni dipinti per il film L’Abbuffata di Mimmo Calopresti.
Attiva come Street Artist dal 2008 ed esperta dello Street Painting anamorfico dal 2015, ha dipinto in Italia, Olanda, Francia, Germania, Irlanda, Croazia, Austria, Malta, Svezia, Danimarca, Bosnia ed Erzegovina, Portogallo, Spagna, Lettonia, Russia, Gran Bretagna, Bulgaria, Belgio, Stati Uniti, Messico, Emirati Arabi e India.
Considera la Street Art come una declinazione della sua poetica artistica, con costanti rimandi alla vivibilità del pianeta, ai turbamenti dell’uomo e ai temi sociali. Lavora anche con tecniche e materiali diversi. In primis le figure in rilievo create intrecciando fil di ferro con l’ausilio di chiodi, pinze e martello (Iron and nails project). Poi le scatole ottiche in legno, con serrature che consentono di osservare ciò che sta all’interno, che racchiudono dipinti leggermente deformati o specchi. Sbirciando si possono vedere dei moderni Mondi Novi, a volte disturbanti. Infine le anamorfosi cilindriche con motore elettrico della serie Memory theater, elegie inquiete del tempo e contemporaneamente piccolo omaggio al mondo del precinema.
Vera Bugatti official website : www.verabugatti.it
Guido Bisagni (aka 108), classe 1978, vive e lavora fra Alessandria e Milano.
Tra i maggiori esponenti del post-graffitismo in Italia, inizia la sua ricerca artistica con un approccio al graffito tradizionale. Alla fine degli anni ‘90, dopo il trasferimento a Milano e la laurea in disegno industriale, la sua cifra stilistica evolve formalmente e concettualmente, tanto da diventare uno dei primi artisti ad utilizzare numeri e non lettere per firmare i propri lavori. Le sue forme astratte e le figure misteriose cominciano ad apparire negli spazi abbandonati delle strade di Milano, Berlino, Londra, New York e Parigi.
Non limitando la sua produzione, oltre al muralismo si cimenta anche con sculture, suoni, dipinti e installazioni in decine di mostre personali e collettive. Fra le principali vi sono la partecipazione nel 2007 alla Biennale di Venezia con il progetto Walls Inside, nel 2014 la Biennale di Arte Urbana di Mosca Artmossphere, nel 2015 la grande collettiva Mapping The City curata da Rafael Schacter alla Somerset House di Londra.
Tra le collettive si ricordano: nel 2015 La Famosa Invasione Degli Artisti A Milano, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; nel 2017 Abstractism, Galleria Varsi, Roma; Dialogues, Galerie Celal M13, Parigi; nel 2018 Offline, Artmossphere Biennale, Mosca; PGSD, Museo Marca, Catanzaro; R.P.M., Plastic Murs Gallery, Valencia.
Molte sono le collaborazioni con gallerie italiane e estere, fra cui: nel 2012 Seventeen Dens, Ego Gallery, Lugano; nel 2013 The Thin Mountain – The Soft Mountain, 999Contemporary, Roma; La Manipulation De La Form, Bienurbain, Besancon; nel 2014 Passaggi Concreti, Studio d’Ars, Milano; LAVA, Van Der, Torino; Solstizio D’Inverno, Studio Cromie, Grottaglie; nel 2015 Antipodas, Dinamica Galeria, Buenos Aires; Svartans Orolighet, Nevven, Goteborg; 1010 + 108 = 1118, Soon Switzerland; La Forma Dell’Ignoto, Ego Gallery, Lugano; nel 2016 Di Carne, Di Nulla, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; nel 2017 Post-Tradition, Villa Casati Stampa di Muggiò, Muggiò; (Waiting For A) New Ice Age, Galerie Slika, Lione; Equinozio D’Autunno, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; nel 2018 Abolir Toute Pensée Rationnelle, Galerie Celal M13, Parigi.
108 official website : www.108nero.com
Artista contemporaneo Rumeno, attualmente residente a Bucarest, SADDO ha una grande flessibilità, sia stilistica che a livello di tecniche e soggetti.
Si alterna tra dipinti su tela, opere murali su grande scala e illustrazioni su commissione per differenti progetti e brands.
Il suo lavoro mescola la sua passione per artisti come Rousseau, Bosch, Walton Ford e Matisse, le miniature Iraniane e i tappeti Asiatici, con la sua formazione nell’ambito della Street Art, riconoscibile nel suo amore per l’illustrazione contemporanea, le arti decorative, l’hip-hop e la cultura urbana.
I suoi soggetti spaziano da immagini surrealiste, esplorazioni sulla morte in diversi miti e religioni, ritratti di rapper e gangster, fiori, macchine in fiamme, intricati schemi di uccelli e piante. SADDO campiona molti dettagli diversi, elementi di composizione, temi, da dipinti, illustrazioni, tappeti, libri e film che gli piacciono e li incorpora nella sua complessa iconografia.
Ha partecipato a numerose mostre collettive in tutto il mondo, ha tenuto due mostre personali, a Viana do Castelo (Portogallo) e Berlino (Germania), ha collaborato con molti marchi e agenzie dalla Romania e dall’estero e ha dipinto murales in Germania, Romania, Canada, Bosnia, Tailandia, Marocco, Portogallo, Israele.
SADDO official website : www.saddo.ro