Domenica 6 aprile 2025, ore 16.00
ingresso libero
Per il finissage della mostra Gianluca Maffoni si esibirà in Hyperdiversion, una performance audiovisiva ideata e realizzata grazie alla collaborazione con l’artista
compositore Capiuz (Luca Favaro)
Domenica 6 aprile 2025, ore 16:00
Hyperdiversion è una performance audiovisiva dal vivo ideata da Capiuz (Luca Favaro), Gianluca Maffoni, che riflette sull’impatto etico ed ecologico della produzione e del consumo di contenuti digitali.
Attraverso l’uso di video found footage con poche visualizzazioni, il progetto esplora il concetto di abbondanza di dati online, trasformando materiali dimenticati in una narrazione visiva e sonora in continua evoluzione. La performance solleva interrogativi sulla memoria digitale, il riuso creativo e il confine tra legalità e pirateria, offrendo una riflessione critica sulla cultura dell’iperproduzione contemporanea.
Hyperdiversion è una performance dal vivo improvvisata che utilizza video found footage come materia prima per costruire una narrazione digitale, riflettendo sulle implicazioni etiche ed ecologiche legate al consumo di contenuti.
I video utilizzati vengono cercati attraverso parole chiave specifiche e selezionati privilegiando quelli con il minor numero di visualizzazioni. I loro elementi vengono poi elaborati, tagliati e costantemente reiterati, generando frammenti che si sovrappongono e si intrecciano davanti al pubblico, dando vita a un paesaggio visivo e sonoro. Questo processo e questa mentalità mettono in risalto la quantità rispetto alla qualità, in riferimento all’abbondanza di materiali disponibili online, sufficiente di per sé a generare un numero infinito di opere. In questo contesto, la ricerca di un singolo video perfetto appare superflua, poiché abbiamo accesso a un database in continua espansione, dal quale possiamo attingere per creare qualcosa di unico.
Il progetto solleva interrogativi sulla ciberecologia, mettendo in evidenza l'incredibile velocità con cui i dati vengono caricati su Internet. Un esempio emblematico è YouTube, dove ogni minuto vengono caricati fino a 500 ore di contenuti. Tuttavia, una parte significativa di questi contenuti rimane inutilizzata, occupando semplicemente spazio nei data center remoti. Questo porta a domande fondamentali: quanti dati possiamo archiviare prima che diventi un problema? Dovremmo riutilizzare e riciclare questo materiale che giace in un sonno digitale?
La performance affronta anche la questione della pirateria, sollevando interrogativi sull’uso etico dei contenuti digitali. Alcuni siti permettono il download legale dei video caricati, rendendoli accessibili per la riproduzione e l’uso personale o artistico. Altri, invece, proteggono strenuamente i loro contenuti e intraprendono azioni legali se ritengono che vengano utilizzati impropriamente. Hyperdiversion utilizza sia contenuti legali che "piratati", portando alla luce il dilemma su quale sia la giusta misura nell’utilizzo del materiale altrui come punto di partenza per la creazione di qualcosa di nuovo.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.