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EST

EST

Lina Fucà

dal
10 dicembre 2021
al
23 gennaio 2022
Orari

dal giovedì alla domenica, ore 18 > 21

oppure su appuntamento a info@carmebrescia.it

Prezzi

ingresso libero con Super Green Pass

Questo progetto è sostenuto da:
CTB
Comune di Brescia
Fondazione ASM

EST

Lina Fucà
Venerdì 10 dicembre – domenica 23 gennaio 2022

 

Finissage
domenica 23 gennaio, ore 19.00

Inaugurazione
venerdì 10 dicembre, ore 19.00

 

L’Associazione Culturale C.AR.M.E. insieme alla Galleria Giorgio Persano, è lieta di presentare la mostra: est di Lina Fucà.

 

La mostra personale dell’artista all’interno della sala Santi Filippo e Giacomo sarà occasione per affrontare, attraverso il mezzo della video arte, il tema della casa. Argomento che in questi ultimi due anni è diventato centrale soprattutto nel panorama artistico e che verrà analizzato non solo come struttura fisica e architettonica che contiene e che ci contiene, ma anche, e soprattutto, come luogo di connessioni e relazioni.

 

Casa: spazio in cui si intersecano storie, concetto che ben si allaccia alla poetica di Lina Fucà. L’artista, infatti, fonda il proprio lavoro sul dialogo con gli altri, unendo la propria realtà quotidiana, domestica e famigliare, con il contesto socio-culturale in cui opera. Attraverso la sua sensibilità riesce a raccontare relazioni, luoghi ed emozioni che rimangono impressi nelle sue opere.

Presente in mostra, sarà il video Ti ho pensata sempre, in cui Lina Fucà ritorna nella casa di famiglia - struttura oggi abbandonata nel quartiere torinese di Vanchiglia - che diventa punto di partenza per l’artista per ripercorre la sua identità, la sua storia personale, attraverso il rinnovamento del lontano rito famigliare della proiezione di un film. Durante il video l’artista non solo ridà corpo ad un ricordo d’infanzia, ma allo stesso tempo si riappropria dello spazio, se ne prende cura come se fosse di nuovo suo, gli parla come farebbe con una persona cara, lavando i suoi pavimenti, pulendo le sue finestre e aggiustando la tappezzeria alle pareti.
All’interno dello spazio verrà inoltre ospitata un’opera inedita dell’artista, didikidim, realizzata dopo una breve residenza nel 2020 nel quartiere del Carmine, luogo multiculturale e dalla composizione sociale varia.

 

Nello specifico l’opera è un dialogo a più voci attorno alla parola mangiare e al suono che essa assume in diverse lingue. L’artista racconta così l’opera:
«Mangiare è un gesto, un rito, una necessità. È una parola e un’azione che racconta e attraversa la vita degli uomini dalla quale nessuno può prescindere. Il suono di questa parola pronunciata in tante lingue diverse diviene una preghiera, un canto dove un bisogno concreto si declina in un viaggio, quasi in un sogno».

La poetica di Lina Fucà è dunque quella della rêverie, che come scrive Gaston Bachelard è «una fantasticheria o un abbandono fantastico, un’immagine che creiamo nella nostra mente relativa ad un concetto astratto», in questo caso quello della casa. Osservare le sue opere è come assaporare una madeleine, d’improvviso ritornano echi di ricordi sopiti nella profondità dell’inconscio: ricordi cristallizzati a cui l’artista toglie pazientemente la polvere accumulata nel tempo e li fa rivivere come la proiezione di un vecchio film.

 

est è la direzione dove sorge il sole ed è lo spazio della mente dove tutto rinasce e ricomincia. È lo spazio intimo personale sociale
dove tentare trasformazioni e consolidare ritorni. Infine, semplice e forte, est è.
Domani è là che tornerò.

Lina Fucà

 

La mostra è a cura di Beatrice Da Lan

Chi è?

Lina Fucà

 

Lina Fucà è nata a Torino nel 1972. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Torino, diplomandosi in pittura.

Negli stessi anni inizia a compiere performance di pittura dal vivo con il gruppo teatrale ”Il Barrito degli Angeli”. Questa esperienza amplifica l’attitudine dell’artista a far dialogare la propria pratica figurativa con altre forme espressive quali teatro, musica e video. L’evoluzione naturale di questa dinamica relazione la porta ad occuparsi di scenografia e costumi con numerose realtà della scena teatrale e cinematografica indipendente.

L’interazione fra diversi linguaggi è divenuta in questi ultimi anni la caratteristica della sua ricerca, che parte innanzitutto da una riflessione sulla percezione di sé in rapporto alla percezione “degli altri”. Ne sono testimonianza le opere presentate alla Galleria Giorgio Persano nel 2016 dove sono stati esposti, in una mostra personale, alcuni lavori che sono il risultato di un intreccio di forme e modalità visive poliedriche.

Nell’estate del 2016 la Fondazione Merz offre a Lina Fucà una residenza artistica a Cuba. Da questa esperienza nasce l’opera ”nonbastanounmilionedipassi”, riflessione sull’incontro con l’isola caraibica dove si intrecciano fotografia, video e forme arcaiche di costruzione.

 

Recentemente, l’artista ha tenuto una personale presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid (2017) e realizzato la mostra “Solo da bambini” (2019), con Daniele Gaglianone e Paolo Leonardo, alla Fondazione Merz di Torino. Nello stesso anno ha partecipato a Palermo al progetto “Intermezzo 2019”, una rassegna di videoarte a Villa Zito, curata da Agata Polizzi per la Fondazione Sicilia.

Nel Luglio 2021 ha inaugurato a Napoli, presso la Sala della Carceri di Castel dell’Ovo, la personale “vedonelvelononvedo” a cura di Marina Guida.